L’idea portante di LifeBook nasce dalla presa di coscienza che la morte fisica delle persone, in genere, rappresenta la fine della loro storia e porta nell’oblio la loro memoria, i loro progetti, le loro idee, i loro sogni, il loro essere più profondo.

Riteniamo che le grandi personalità creino l’humus sociale, ma è la vita delle persone comuni che crea la realtà fisica, morale, religiosa, sociale, culturale e storica che ci circonda quotidianamente. È perciò nostro dovere e nostra intenzione usare tutti i mezzi tecnologici e le competenze a nostra disposizione attualmente ed in futuro per conservare la memoria di ogni singola persona cosicché tutta la ricchezza delle loro esperienze venga tramandata ai posteri.

LifeBook è un progetto umanista, non legato ad alcuna religione specifica, che rappresenta il mondo come un’entità multicentrale, dove ciascun individuo è un centro del tutto e non può e non deve essere dimenticato.

Data l’ineluttabilità della dipartita, bisogna non averne paura. In quest’ottica ogni persona può decidere di preparare con anticipo, rispetto all’evento, secondo le proprie volontà, la propria sensibilità ed i propri desideri, il materiale da pubblicare.

LifeBook, un antidoto eterno contro l’oblio.